Le “varianze di genere” nella società e nella stanza di analisi

La giornata è gratuita. È gradita la prenotazione

alla mail:genere2025@gmail.com

La varianza di genere è un fenomeno sempre più presente nella nostra esperienza quotidiana e in quella clinica. Come dice Luca Bruno (2024) “l’attuale tendenza a stigmatizzare il transgenderismo sembra ripetere la storia della visione sull’omosessualità, peraltro non ancora universalmente risolta”.

Solo negli anni ’70 l’omosessualità viene depatologizzata e si inizia a pensare l’omosessualità come uno dei possibili sviluppi della sessualità e una delle forme di amore oggettuale.

Il genere, nelle le sue molteplici espressioni, inizia solo negli anni 2000 ad essere oggetto di una revisione per depatologgizzarlo e nel 2017, nel PDM2 l’identità di genere non conforme viene inclusa nelle “normali varianti dell’espressione umana”.

Il termine transgenderismo “attualmente descrive un insieme eterogeneo di individui che condividono un sentito senso disallineamento tra il genere sperimentato e il genere a cui sono stati assegnati alla nascita sulla base del sesso osservato” (Saketopolou, 2020, pag. 1019).

La “fluidità” del genere spesso produce atteggiamenti difensivi nel corpo sociale e anche nella stanza d’analisi, dove sempre più spesso arrivano persone con questo assetto la cui domanda di cura non si riferisce, in prima battuta, al problema identitario.

È necessario quindi interrogarci sulle nostre difficoltà ad accogliere una posizione di vita che sembra minare nel profondo le nostre soggettività sia come esseri umani, sia come clinici. La giornata organizzata alla Scuola Superiore Sant’Anna il 27 settembre si occuperà proprio di questo.

L’ intento è di far dialogare fra loro discipline diverse quali la psicoanalisi e la filosofia con uno sguardo che dallo spazio sociale arriva nella stanza d’analisi.

La messa in crisi del concetto di binarietà, interno alla logica che distingue nettamente il maschile e il femminile, produce una polarizzazione, una sorta di tifoseria fra favorevoli e contrari, che impedisce di ascoltare e avvicinarsi alla storia del singolo soggetto, una storia spesso contrassegnata da sofferenza e stigma.

PROGRAMMA
Mattina 9,30 – 13
Introduce
Teresa Lorito – Società Psicoanalitica Italiana
Saluti istituzionali
Nicola Vitiello – Rettore Scuola Superiore San’Anna
Cecilia Ieri – Società Psicoanalitica Italiana

10-10,30
Luca Bruno – Società Psicoanalitica Italiana
Chair
Nicolas Evzonas –Universitè de Paris, French Psychoanalytical Association Institute
Identifications trans ou la dysphorie de l’analyste

10,30- 11
Malde Vigneri – Società Psicoanalitica Italiana
Il respiro della normalità nell’esperienza transgender

Intervallo

11,30 – 12
Barbara Henry – Scuola Superiore S. Anna
Costruzione sociale del genere. Aporie e via di fuga

12 – 13
Discussione

Pausa pranzo

Pomeriggio 15- 17
Elisa Casini – Società Psicoanalitica Italiana
Chair

15 – 15,30
Cinzia Carnevali – Elisa Facondini – Claudia Pignatelli – Emanuela Pironi –Michela Tonti –Società Psicoanalitica Italiana
Identità di genere in adolescenza: origini della vita psichica e i suoi sviluppi

15,30 – 16
Sonia Cavedoni – Federica Cavazzoni –Barbara Giorgi – Stefano Lorenzi –Francesca Mancia – Cristina Nanetti –Società Psicoanalitica Italiana
Quando il corpo è scomodo: riflessioni sull’identità di genere

16 – 16,30
Gianni Beglia -Cristina Bertogna –Nicoletta Corba – Maria Naccari Carlizzi –Violet Pietrantoni – Federica Recchia –Patti Santinon- Loris Zanin –Società Psicoanalitica Italiana
Lisetta Carmi: sguardi che possono più delle parole

16,30 -17

Discussione

Saluti

LUOGO
Scuola Superiore Sant’Anna
Piazza Martiri della Libertà 33, Pisa

ISCRIZIONE
La giornata è gratuita, È gradita la prenotazione alla mail: genere2025@gmail.com