Opus Incertum
Giuseppe Pellizzari
Milano: Mimesis, 2019
L’antica tecnica dell’opus incertum consiste nell’uso di frammenti di vario tipo per costruire superfici policrome. Frammenti che solo nel loro insieme possono accennare a delle figure, comunque imperfette.
Noi vorremmo che il nostro pensiero fosse capace di assembleare le esperienze e le idee in modo da farle combaciare perfettamente, come nei puzzle. Eppure così rischieremmo di completare una parete che ci chiude alla realtà.
Il pensiero sistematico attua una semplificazione che “pulisce” la realtà, oppure si accanisce in analisi che lo svuotano di senso.
Il pensiero psicoanalitico non può cristallizzarsi in sistemi o perdersi in acrobazie semantiche.
Il richiamo dei grandi temi dell’esistenza è troppo potente. Ma se ci troviamo disarmati di fronte a una realtà che credevamo di poter conquistare, non ci resta che procedere con quei frammenti che costellano la nostra esperienza di esseri umani, prima ancora che di psicoanalisti. frammenti che ci definiscono proprio non definendoci.
INDICE
Nota dell’Editore
Premessa di Giacomo Pellizzari
Introduzione
Crisi della conoscenza, conoscenza della crisi: la psicoanalisi
Ai confini del principio di realtà
Limite
Lavoro
Alterità
Incompletezza
Esperienza
Trasversalità
Mistica
Tempo
Gratuità
Identità
La stanza di Giacobbe e la stanza di Maria
Autorità / Identità
Preghiere
Ricercare
Bibliografia