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Il fatto scelto

Per la rubrica NOTIZIE DAL DIVANO: “Zone del silenzio” di Anna Ferruta

Per la rubrica NOTIZIE DAL DIVANO: Zone del silenzio
di Anna Ferruta

Durante la sospensione delle attività consuete per le festività di Natale e del Primo dell’Anno si è aperta man mano che i giorni scorrevano una zona del silenzio tra i molti  rumori noti (il suono della sveglia, la voce del professore, il saluto del portinaio, le richieste del collega, il ‘come va?’ della telefonata quotidiana di un familiare, il memo degli appuntamenti): silenzio…

E progressivamente si è aperta una possibilità di ascolto di altre voci silenziate che hanno preso forma in immagini inaspettate che comparivano nella mente, ricordi di esperienze dimenticate, sogni che finalmente senza sforzo si affacciavano al risveglio nella loro vivida vitalità. E’  curioso come  questo  mondo silenziato emerga senza intenzionalità,  quando trova  una condizione favorevole per farsi sentire… voci, immagini, emozioni, riescono a superare una soglia di disattenzione e a trovare spazio e ascolto. Un mondo di sensazioni e emozioni  esiliato che  ritorna  e ripopola la psiche e la rivitalizza.

Tutto questo sembra legato al diminuire di un rumore di fondo, quel ‘rumor bianco’ che rende un po’ sordi. Sogni interessanti, riattivazioni di intensità emotive vissute… quante cose si perdono nel frastuono della quotidianità…Eppure c’era un’istituzione predisposta a produrre silenzio, un giorno della settimana in cui tutto doveva sostare, lo shabbath, diventato poi anche la sosta della domenica cristiana e del venerdì musulmano, come una sosta nel deserto, per ascoltare altri suoni, altre voci di una vita che comunque ferve: il rumore del filo d’erba che cresce, dell’immagine del sogno che prende forma, il riecheggiare della voce di un amico di cui non si sa più niente. Una sosta per accogliere senza sforzo qualcosa che giunge al nostro ascolto venendo da un’altra parte rispetto a quella consueta e logorata. Viene da pensare a quanti sogni abbiamo ospitato in questo periodo, quanti suoni abbiamo colto, quante sensazioni riavvicinato…il nostro mondo si è allargato.