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Il fatto scelto

Presentazione del Quaderno del CMP “ZAKHOR E PSICOANALISI Le Giornate della Memoria del CMP”

QUADERNO DEL CENTRO MILANESE DI PSICOANALISI
ZAKHOR E PSICOANALISI Le Giornate della Memoria del CMP
A cura di Marta Pezzati
2023

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Dall’introduzione di Simonetta Bonfiglio

Con particolare piacere accompagno la nascita del Quaderno Zakhor e Psicoanalisi, la cui realizzazione offre una ricca, completa, emozionante testimonianza del lavoro sulla Giornata della Memoria, portato avanti da circa venti anni dal nostro Centro in collaborazione con la Casa della Cultura.

L’iniziativa fu avviata nel 2005 da Valeria Egidi Morpurgo, Anna Ferruta, Simonetta Diena e Ronny Jaffè, che attivarono un primo gruppo di ricerca su “Antisemitismo, pregiudizio e tragedie sociali”, i cui lavori, presentati al Centro e pubblicati poi sulla Rivista di Psicoanalisi (2007), aprono il volume.

A partire dal 2006 il lavoro confluisce nell’organizzazione di un seminario che si svolge nella Giornata della Memoria, nel Centro Milanese di via Corridoni. Da allora, ogni anno, un gruppo di colleghi, impegnato in un percorso di riflessione e testimonianza, ha lavorato per preparare questa giornata, via via passando il testimone anche a nuove generazioni di analisti.

Il titolo dato a quel primo seminario del 2006 esprime l’essenza e l’obiettivo di fondo di tutte le successive iniziative: Pensare l’impensabile.

Nel 2011 avviene lo spostamento della sede dell’evento alla Casa della Cultura, con cui inizia una collaborazione che esprime una nuova tensione di dialogo e apertura interdisciplinare, come il contenuto del volume bene evidenzia.

 Il Quaderno, curato da Marta Pezzati, che ha svolto un prezioso, attento e appassionato lavoro di coordinamento e reperimento di fonti e documenti, diviene esso stesso memoria viva e testimonianza di una esperienza corale di riflessione, ricordo e attraversamento condiviso, che si snoda nel tempo: la lettura del testo, in cui si alternano approfondimenti teorici e traiettorie di ricerca a ricordi, testimonianze, storie cliniche, racconti, immagini, foto e poesie, è una lunga marcia coinvolgente, dove pensieri ed emozioni fortemente sollecitano il lettore ad una immersione attiva. L’indice evidenzia l’intento che ha guidato di anno in anno la preparazione della giornata e la tensione a integrare pensiero e partecipazione emotiva.

Da questo punto di vista, l’iniziativa riesce nello scopo che ha mosso i fondatori, di contrastare la tendenza a dimenticare, a usare l’oblio e l’indifferenza come evitamento del dolore di fronte al trauma della Shoah. Il Quaderno è fedele documento di un’elaborazione che è stata negli anni, come ora per il lettore, esperienza polifonica di partecipazione non solo intellettuale o teorica, non solo rituale, non solo ricordo di un passato collocato lontano, ma impegno per ri-attualizzare oggi comprensione e conoscenza dell’umano, compenetrazioni che mettono in gioco le menti, le emozioni e gli affetti, con movimenti di identificazione e integrazione , con aperture alla creatività e immersioni nella potente funzione dell’arte teatrale e cinematografica, della musica e della poesia, chiamando ad un “ascolto con tutti sensi”.

La scelta del titolo Zakhor, con cui gli autori fanno proprio il precetto di divieto di oblio per ogni ebreo, suona come un richiamo potente, un imperativo a sviluppare la dimensione etica della memoria “come antidoto alla falsificazione” (Ferruta) e come apertura per un progetto del futuro, un impegno categorico a ricordare il trauma e accedere al lavoro vitale del lutto per contenere il dolore e “consentire, nei limiti del possibile, una sua elaborazione, favorire una trasformazione da una condizione di sopravvivenza psichica ad un progetto vitale…” (Ferruta, Jaffè).

 “Memoria di ciò che è stato e memoria che appartiene al sistema evocativo dell’oblio attivo come risorsa inesauribile di speranza di futuro” nelle parole di Anna Ferruta.

Una forte tensione etica e un impegno appassionato percorrono tutti i contributi di un volume importante, che si fa corpo nelle molte voci partecipi del percorso.

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Approfondimenti:
I quaderni del Centro Milanese di Psicoanalisi